Viaggio nei luoghi sacri, forte crescita per il business italiano

San Pietro, Loreto e tanti altri. In tutto, sono 40 milioni di pellegrini che si mettono in viaggio per visitare alcuni dei luoghi sacri più importanti del mondo. Un buon business per gli albergatori ma… non troppo, visto e considerato che emerge che solamente il 3 per cento prenota in un albergo, mentre la maggior parte si sposta in giornata.

Estendendo l’analisi all’interno territorio globale, emerge come nel corso del 2016 (dati Wto), su 1,186 miliardi di viaggiatori, il 27 per cento si sia mosso per motivi cultural io religiosi. Per quanto concerne l’Italia, i dati sono forniti dal Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia del turismo Ca’Foscari, secondo cui ogni anno il turismo religioso muove in Italia 40 milioni di persone, considerando pellegrini, vacanze, gite di un giorno.

Si tratta di un numero elevatissimo, che tuttavia si riduce drasticamente – come sopra – se si tiene in considerazione solamente coloro che si fermano almeno una notte a dormire. In questo caso, i viaggi scendono a quota 1,3 milioni, per il 3 per cento del totale, con una spesa di 2,5 miliardi di euro. È anche vero, afferma lo studio, che molti non rientrano in tale statistica poichè scelgono soluzioni ricettive differenti, come quelle ecclesiastiche.

È altresì vero che il business complessivo è più ampio. Stando a un’analisi condotta dalla Coldiretti, infatti, nel corso del 2014 (complice l’evento straordinario della canonizzazione dei due Papi), il business ha sfiorato un fatturato di 5 miliardi di dollari.

Si tenga altresì in considerazione come il trend sia in continua crescita, e in media negli ultimi anni il turismo culturale è cresciuto del 4%, con punte almeno pari per quello strettamente religioso. Il quale, peraltro, ha dei contorni poco precisi: dai grandi pellegrinaggi nelle città sacre alle visite alle cattedrali, dalle piccole escursioni ai nuovi cammini che mischiano la religione con la storia o con la cultura, non sono certamente poche le occasioni donate a tutti i turisti che vogliono alimentare il comparto.

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