Viaggio in cammino, una tendenza che non conosce battute d’arresto

Quella del viaggio “in cammino” è una tendenza che anno dopo anno sembra catturare la preferenza di un crescente numero di persone. Il merito? È un particolare mix di emozioni e di sensazioni: la calma negli spostamenti, la fatica che si può avvertire durante i tragitti, la preghiera (per chi vuole) verso un luogo di pellegrinaggio. Insomma, un viaggio per entrare a contatto con il territorio ma, soprattutto, con se stessi.

Proprio in relazione alla possibilità di sviluppare e approfondire i progetti legati alle vie dei pellegrini, l’Umbria ha ufficializzato il rilancio delle proprie ambizioni stipulando un protocollo di intesa con “Cammini d’Europa“, collaborando così nella progettazione per la partecipazione ai programmi 2014-2020 banditi dalla Comunità Europea.

Intervistato in tal proposito, il presidente del Consorzio Francesco’s Ways, Paolo Giulietti, ha dichiarato che da un paio di anni le presenze si sono raddoppiate, e che i cammini religiosi siano un importante strumento di sviluppo per i territorio, non solo umbro. Tuttavia, proprio in Umbria questo genere di turismo sembra aver attecchito con particolare enfasi, donando all’Italia vere e proprie eccellenze.

Nel dettaglio, il Cammino di Francesco è l’unico percorso che si è dotato di un osservatorio per il monitoraggio dell’affluenza di coloro che hanno effettuato lunghe strade per oltre i 100 km, al fine di soddisfare le attese dei pellegrini, e anche di coloro che intendono affrontare tale esperienza, anche se non sono credenti. L’obiettivo di tale ricerca è quella di fotografare chi sono i moderni turisti che camminano sulla Via di Francesco, e cercarne di comprendere i principali tratti in termini di motivazioni religiose, culturali, spirituali, e non solo.

Insomma, una best practice che siamo certi continuerà a maturare particolare interesse e non solamente in Umbria. Sempre più regioni in Italia stanno infatti sviluppando degli unici percorsi alla scoperta, o alla riscoperta, di territori a volte trascurati, o vissuti solo in maniera rapida e frettolosa, magari per arrivare al punto di destinazione senza soffermarsi sulla bontà di quanto si può trovare durante il tragitto. E voi che ne pensate? Avete mai effettuato un bel percorso di viaggio a piedi? Quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto a far ciò?

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